Frank Sinatra-David Bowie-My Way

Frank Sinatra-David Bowie-My Way

Vi racconto la storia di “My Way” indimenticabile hit di Frank Sinatra. E’ sorprendente.

 

1.

Tutto inizia negli anni 50; un cantante francese poco conosciuto, Jaques Revaux, compose e cantò una canzone dal motivo orecchiabile dal titolo “For me”. Era scritta in un inglese maccheronico e i vari produttori la trovarono triste e inutile. Nessuno ne seppe niente per un po’.

 

2.

Un paio d’anni dopo capitò alle orecchie di Claude Francois. Claude Francois era invece un cantante già affermato sia in Francia che in Italia. In quegli anni era uso comune che i cantanti famosi venissero in Italia a cantare delle cover in italiano dei loro successi maggiori. Capitava ad Aznavour, ai brasiliani, insomma era la regola. La canzone che lo rese famoso in Italia fu Eloise (https://www.youtube.com/watch?v=ihqizDnj3hA). Bene, Francois ascoltò questa “for me” e decise di cambiarne il testo, seguendo un suo “mood” malinconico. La sua donna l’aveva da poco lasciato e la melodia, triste, intima, composta da Revaux si confaceva al suo stato d’animo.

Poco dopo Francois lanciò la canzone, rinnovata nel testo, col titolo: “Comme d’habitude” (come sempre). Questa volta il successo arriva, la canzone piace e vende moltissimi dischi. Resta però confinata al mercato francese. Ascoltatela, vi stupirà: https://www.youtube.com/results?search_query=claude+francois+comme+d%27habitude.

 

3.

In quel periodo si trovava in Francia, per una vacanza con amici, un cantante di prima grandezza. Paul Anka. Austriaco naturalizzato in USA, Anka era una star internazionale assoluta. Le sue canzoni avevano venduto milioni di dischi, le conosciamo tutti, anche i millenians. Diana (“Oh, Please, stand by me, Diana…”), You are my destiny, Put Your Hands on My Shoulders, eccetera. Insomma, un numero 1. Anka si innamora di “Comme d’habitude”, ne compra per una cifra irrisoria i diritti e decide di cambiare tutto, gli serve però un testo inglese. Si affida allora ad una casa discografica di Londra, la Essex Records, con cui aveva rapporti da tempo, ponendo il problema di un testo che fosse malinconico ma positivo. La Essex a sua volta si rivolge a Ken Pitt, al tempo manager di numerosi talenti giovani e ancora poco conosciuti. Pitt ci pensa e alla fine consegna la musica a un diciottenne bravo della sua scuderia, tale David Robert Jones, in arte David Bowie. Il ragazzo ci lavora su e scrive il suo testo, la canzone si chiama “Even a fool learns to love”. A cose fatte la propone in una seduta con Anka e Pitt. Non piace, è scartata, grazie lo stesso. Ascoltatela, almeno un po’. https://www.youtube.com/watch?v=EHjXMD_YVfk&t=84s.

 

4.

Paul Anka è un vero, intimo amico di Frank Sinatra. Ora, Sinatra era stato sull’onda di un successo planetario per anni e anni, ma alla fine degli anni sessanta la sua figura si andava appannando sempre più. Il pop emergente, le rock band avevano fatto di Sinatra una figura antiquata, fuori moda. Sinatra non piaceva più, si sentiva messo da parte. Anka si mette e scrive lui stesso il testo per l’amico. Quello che esce è il testamento di una star dal passato glorioso, che lascia a testa alta (“And now, the end is near, and so I face the final curtain”). Sinatra non ne vuole sapere, gli sembra troppo malinconica e probabilmente legge in quei versi quel che non vorrebbe leggere di sé. Ma alla fine si convince e la canta. Il successo è travolgente. La canzone che non voleva cantare lo consacrerà alla storia della musica più di quanto abbiano fatto centinaia di altri pezzi. L’associazione Sinatra-My Way è oggi indissolubile. Grandiosa. Godetevela al Madison Square Garden. https://www.youtube.com/watch?v=w019MzRosmk

 

5.

E David Bowie? Era ragazzo, aveva diciotto anni, credeva di aver fatto un buon lavoro ma l’avevano scartato e Bowie di talento ne aveva, eccome. Passano pochi anni e alla fine il sassolino dalla scarpa se lo toglie. Chi ricorda l’album Hunky Dory, del ’71? Nel retro copertina c’è la misteriosa scritta “Inspired by Frankie”. Si tratta di questo: nel pezzo “Life on Mars?” Bowie riprende esattamente il giro armonico di quella musica che dallo sconosciuto Jaques Revaux era arrivata al successo planetario con Frank Sinatra. La sua versione non era piaciuta. Ci era rimasto male. Ascoltatela con attenzione, si riesce a riconoscere. Gli accordi son proprio quelli.

https://www.youtube.com/watch?v=AZKcl4-tcuo.

 

Buon ascolto.

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