il tampone rapido a casa per SARS-CoV-2

C'è un fenomeno dilagante e preoccupante.

Le farmacie vendono a pochi soldi il kit per il tampone rapido da usare a casa.

Moltissimi (sopratutto i ragazzi ma non solo) se hanno qualche sintomo se lo fanno, nel segreto della loro stanza e se positivo tacciono e nel migliore dei casi restano chiusi in casa qualche giorno fino ad averne uno negativo (di solito una settimana o giù di lì). Suppongo che ci sarà una quota che butta tutto e esce tranquillamente.

Problemi:

1.  Non tutti i sintomatici se lo fanno per davvero.

2. le tecniche di prelievo sono contraddittorie. In alcun test il tampone è lungo e deve andare fino in fondo, in altri è corto e nelle istruzioni c'è scritto che basta accedere al naso ant

2. I test negativi potrebbero essere dei "falsi negativi" sia in fase diagnostica che in quello della "guarigione"

3. Tutti questi "positivi" non vengono comunicati al SSN e rimangono esclusi  da tutte le statistiche.

Domanda: ma se alle farmacie è consentito vendere tamponi per uso domestico che senso ha parlare di percentuali di contagiati?

 

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