Dermatite atopica e orticaria

Che cos’è la dermatite atopica: caratteristiche e sintomi

La dermatite atopica (DA) è un’infiammazione della pelle di tipo non infettivo che si manifesta solitamente in età pediatrica in maniera del tutto improvvisa.
Tale patologia può andare in remissione con il passare del tempo sebbene possa anche divenire cronica.
La dermatite atopica si manifesta con la comparsa di chiazze rosse, croste, secchezza e desquamazione della pelle, sintomi accompagnati da una fastidiosa sensazione di prurito che porta il paziente a grattarsi in continuazione, causando progressivamente un ispessimento della pelle.
Le aree interessate dalla comparsa di questi “segni” sono numerose (di qui appunto l’appellativo atopico, da “a-topos” che significa “privo di luogo preciso”); la patologia, infatti, può colpire le mani, i piedi, il collo, il torace, il volto, i polsi, la parte interna di gomito e ginocchio e l’area intorno alla bocca.
Come detto, la dermatite atopica si manifesta in età infantile e inizialmente provoca secchezza, arrossamento e prurito delle aree interessate, seguiti successivamente da desquamazione.
Durante l’adolescenza la patologia può scomparire anche se solitamente assume un carattere cronico-recidivante, ovvero alterna periodi di remissione con una nuova riacutizzazione dei sintomi.
Individuare le cause della dermatite atopica è complesso in quanto sono numerosi e di diverso tipo i fattori che possono contribuire all’insorgere della malattia.
Di solito si riscontrano componenti di tipo ereditario e ambientale sebbene anche la condizione psico-fisica del paziente possa giocare un ruolo importante nella manifestazione della patologia; la dermatite atopica si manifesta quindi in persone con una certa predisposizione, ovvero in soggetti che presentano una cute molto reattiva e il cui sistema immunitario risponde in maniera eccessiva alle sostanze irritanti esterne.

Diagnosi e cura della dermatite atopica a Napoli

L’anamnesi e la corretta osservazione dei sintomi sono fondamentali per diagnosticare la dermatite atopica, una patologia di non semplice individuazione che può manifestarsi in maniera diversa da paziente a paziente.
La valutazione della storia clinica personale e familiare del paziente è quindi il primo, importante passo nell’individuazione della patologia, valutazione alla quale è poi possibile associare una serie di test (come il Prick Test), al fine di valutare il ruolo avuto da eventuali allergeni di tipo alimentare e inalatori.
La cura per la dermatite atopica va scelta tenendo innanzitutto conto della gravità della patologia, dell’età del paziente e dell’eventuale presenza di altri disturbi. 
Il trattamento prevede l’uso di creme, lozioni e pomate emollienti da applicare sulla cute lesa e il cui compito è quello di alleviare i sintomi e sopratutto di ripristinare la corretta barriera cutanea, mentre per i casi più gravi, riscontrabili soprattutto nei soggetti adulti, è possibile ricorrere anche a terapie specifiche con anticorpi monoclonali.
Molto importante è anche la prevenzione e l’adozione di adeguati comportamenti quotidiani che possono contribuire a mitigare i sintomi; si consiglia pertanto di curare la pelle utilizzando solo prodotti di alta qualità privi di profumi e di sostanze allergizzanti, di preferire capi di abbigliamento in fibre naturali e cotone e di esporsi al sole con criterio.

Dermatite atopica nei bambini

La dermatite atopica tende a manifestarsi in età infantile, assumendo “caratteristiche” diverse con il passare del tempo.
Nei neonati e nei bambini sino a un anno circa, la patologia interessa principalmente il volto per poi colpire, intorno al 5° anno di età, il busto e gli arti.
Nei bambini più grandi la comparsa delle lesioni e il prurito interessano principalmente i gomiti, le ginocchia e l’area intorno alla bocca.
Il prurito pare essere una costante e in alcuni casi può essere talmente intenso da indurre il bambino a grattarsi continuamente causando così delle infezioni batteriche.
Per la diagnosi della dermatite atopica nei bambini bisogna rivolgersi a un pediatra allergologo il quale con un’anamnesi accurata è generalmente in grado di diagnosticare la patologia e di predisporre il trattamento più adeguato.

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